Lazzaro Spallanzani

È ricordato come il "principe dei biologi". Oggi è considerato il primo microbiologo dell'era moderna.

Nato nel 1729, fu uno dei fondatori della biologia sperimentale. Fin dai tempi antichi, la tesi ampiamente sostenuta era che nuove forme di vita potessero sorgere spontaneamente anche dalla materia non vivente. Nel 1745, l'inglese John Needham, cercando di sostenere la teoria, propose un esperimento: in un campione di brodo di carne, bollito e poi raccolto in contenitori sigillati, osservò dopo qualche tempo la presenza di microrganismi in crescita. Spallanzani non fu convinto da questo studio e affermò che i germi erano penetrati nel brodo dall'aria, dopo e non prima dell'ebollizione. Riuscì infatti ad ottenere la prova della sua tesi ripetendo un esperimento in cui il brodo veniva sempre tenuto sottovuoto (prima e dopo l'ebollizione). Il risultato è stato che, questa volta, nessun microrganismo crebbe nel campione di brodo. La teoria della generazione spontanea fu poi definitivamente confutata, nel 1859, grazie al francese Louis Pasteur. Fu anche in grado di dimostrare che attraverso l'aria potevano nascere microrganismi in cibi avariati o direttamente dal fango, purché la temperatura fosse abbastanza calda da generare la vita.

Inoltre, ha dato un importante contributo agli studi sulla circolazione sanguigna e sull'apparato digerente, riuscendo a comprendere l'esistenza dei succhi gastrici attraverso l'analisi delle feci e del vomito. Per quanto riguarda la respirazione, dopo Lavoisier e Lagrange, ha scoperto che l'intero organismo partecipa al processo di combustione che chiamiamo respirazione. Paradossalmente, è conosciuto per lo più solo come il precursore teorico della fecondazione artificiale, perché è stato il primo a teorizzarla e testarla in laboratorio su cavie animali.